Paulo Fonseca ha promesso di lavorare sulla fase difensiva del Milan durante la preseason, eppure la squadra ha subito sei gol nelle prime tre partite di Serie A della stagione.
MilanNews ricorda che la cosa preoccupante è quanti gol subiti dal Milan siano arrivati da circostanze simili, il che indica una tendenza che non è riuscita a correggere dopo che altre squadre hanno tentato (e ci sono riuscite) a sfruttarla.
Contro il Torino è stato il cross di Ilic da sinistra per Bellanova in arrivo sulla destra, poi Lazaro da sinistra per Zapata al centro dell’area. Contro il Parma è stato Valeri da sinistra per Man in arrivo sulla destra, poi Almqvist da sinistra per Cancellieri al centro dell’area.
Ieri sera, Nuno Tavares è corso sulla sinistra per trovare Castellanos al centro dell’area: gol. Poi, cinque minuti dopo, Tavares ha di nuovo tagliato indietro per Dia al centro dell’area di rigore: gol. Il Milan ha subito sei gol nelle prime tre partite di campionato e tutti esattamente allo stesso modo.
Se in Parma-Milan c’era qualche mancanza individuale, tattica e di atteggiamento (la mancanza di intensità di Theo Hernandez, su tutti) in Lazio-Milan abbiamo visto tutte le carenze tattiche di giocatori fuori ruolo che non avevano le idee chiare su dove e quando stare.
Questa però non è una novità. Il Milan subisce gol così dai tempi di Stefano Pioli e mentre Fonseca predicava un cambiamento radicale nella fase difensiva e nel modo di difendere, gli errori finora sono rimasti gli stessi.
Strahinja Pavlovic ha ammesso dopo la partita che c’è un problema da sistemare: “Tutti i gol che abbiamo subito sono simili ma dobbiamo lavorare meglio e crescere come squadra, ci lavoreremo nelle prossime settimane”.
Fonseca non ha nascosto la sua preoccupazione: “È una bella domanda, ma non è difficile rispondere. Oggi abbiamo subito gli stessi gol ma eravamo organizzati, dobbiamo anche lavorare individualmente su questi dettagli per evitare di subire questi gol. Ovviamente mi preoccupano i gol subiti sempre allo stesso modo.”
Leave a Reply